TREKKING IN VALLE - STORIA E NATURA TRA LE MURA

Volantino  Il viaggio alla riscoperta delle valli verdi interne alla cinta muraria di Siena non poteva che prendere le mosse dalla Valdimontone, conosciuta anche come “Orto dei Pecci” o “valle di Porta Giustizia”. Prima di tutto perché questa é la più centrale, a due passi da piazza del Campo. Poi perché è certamente la più vasta e profonda, separando le due colline oggi dominate dalle basiliche di Sant'Agostino, da un lato, e dei Servi, dall'altro. E infine per le sue interessantissime vicende storiche che si perdono nella notte dei secoli, essendo stata frequentata, con ogni probabilità, sin dall'età etrusca e più tardi in pieno alto-medioevo.

  Per un breve periodo, infine, la nostra vallata si è chiamata “borgo di Santa Maria”, quando il Governo dei Nove, di fronte al notevole flusso di inurbamento d'inizio Trecento, la individuò come luogo ideale per realizzare un nuovo insediamento abitativo, ove accogliere tutti coloro che da poco avevano ottenuto la cittadinanza senese. Quel popoloso pezzo di Siena che per qualche anno aveva attirato i nuovi residenti, era ormai un lontanissimo ricordo e già alla fine del Cinquecento, quando Francesco Vanni disegnò la formidabile veduta assonometrica della città, la Valdimontone era più o meno come oggi, pressoché priva di edifici e destinata alla coltivazione ortiva.

  Polmone verde che subito dopo la I Guerra Mondiale rischiò, almeno in parte, di essere violato, perché dovendosi risanare il rione di Salicotto, e nella prospettiva di dover traslocare le numerose famiglie che vi abitavano in altri luoghi della città, l'arch. Vittorio Mariani propose di costruire le nuove case proprio nella vallata adiacente, progetto fortunatamente stralciato dal Consiglio comunale; qualche anno dopo gli sfollati furono accolti in Valli e nel nuovo quartiere di Ravacciano.

  Così la valle è rimasta intonsa, seppur di difficile accessibilità e spesso chiusa, anche perché in parte utilizzata dall'Ospedale Psichiatrico di San Niccolò per le esigenze dei suoi degenti. Negli ultimi anni, invece, il suo accesso è diventato pubblico e così si è restituito alla città un enorme spazio verde assai apprezzato da senesi e non, che lo frequentano sempre più assiduamente. E allora che il nostro viaggio alla scoperta della sua storia abbia inizio!

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