Il sogno del Palio. 23 marzo 1950
di Tambus
A cura di Stefano Barsanti - David Chiti, Associazione NOI Siena
Annotazioni storiche di Roberto Cresti
Prefazione di Duccio Balestracci
Il libro – Il viaggio di un bambino dentro il Palio di Siena, dentro un sogno, dentro un sentimento. È questo lo stratagemma usato da Bruno Tanganelli detto Tambus
per proporre la sua fiaba sulla più bella giostra del mondo. Scritta nella prima metà degli anni ’50 del secolo scorso, completa di bozzetti originali disegnati appositamente dall’autore, corredata dalla prefazione di Duccio Balestracci, “Il Sogno del Palio” guida il lettore dentro la tradizione senese riscoprendone i tratti più genuini e veri.
Il Palio è qui un sogno, ma un sogno che si alimenta di realtà quotidiana, da un lato, e di desiderio di quello che l’autore avrebbe voluto che fosse dall’altro: una favola vera, così come appariva Siena ai suoi occhi. Così, nel secolo della fantasia, trova posto questo sogno in cui realtà e leggenda si mescolano per raccontare il Palio, la dimensione della contrada e della “piccola città” di Siena.
L’intreccio tra storia, fantasia e leggenda raffigurato da Tambus è stato completato dalle annotazioni di Roberto Cresti che arricchiscono l’opera con un ulteriore piano di lettura di carattere storico e artistico su Siena e sul costume del popolo senese.
ISBN 978
L’autore – Bruno Tanganelli detto Tambus (Siena, 1922-1990), giraffino appassionato, nato in via delle Vergini, dopo un’adolescenza passata in collegio e tre anni di prigionia in guerra, è stato vignettista umorista (nel 1956 fondatore del periodico umoristico e di vita senese “Il Mangia”), scrittore e sceneggiatore di teatro (fondatore del “Vernacolo Clebbe”), pittore pubblicitario, collaboratore e memorabile telecronista nelle prime emittenti locali. Nel 1978 è stato insignito del Mangia d’Argento e dopo la sua morte ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana. Dal 2009 il Comune di Siena gli ha dedicato una via attigua a viale Sclavo.